Quel che ne sarà da qui a fine febbraio, dove incroceremo tre compagini (Fezzanese, San Donato e Ostia) che come la nostra stanno lottando per mantenere la categoria, non è dato sapere ma andando per gradi è giusto concentrarsi appieno sulla partita che questo pomeriggio ci vedrà di fronte, allo stadio di Seravezza causa indisponibilità dell’impianto di Sarzana, la Fezzanese che al di là dei tanti passaggi a vuoto avuti nel corso dell’anno giustificati, poi, con l’ultima posizione che attualmente occupa sta attraversando, da qualche settimana a questa parte, un buon momento di forma tanto da aver preso quattro punti negli ultimi due scontri diretti e aver messo anche in difficoltà compagini come il Livorno, ricordiamo che in trasferta erano passati in vantaggio per 2-0, e poco tempo prima il Siena che è stato fermato 0-0 sul proprio campo. Come si dice sempre in queste occasioni c’è tutto da perdere e niente da guadagnare, quando affronti una compagine come quella ligure che non sarà ultima a caso dopo ben 22 giornate di campionato hai sempre il timore di fare la figuraccia, concedere quel qualcosa in più che possa determinare la giornata e tornare a casa becco e e bastonato proprio perché sei riuscito a prenderle da una formazione, sulla carta, più debole della tua. Quali i rimedi? Sicuramente entrare in campo con la testa giusta, nelle ultime settimane sono arrivate buone conferme sotto questo punto e di vista e per cercare di ottenere il massimo della posta in palio occorrerà giocare con i “verdi” allo stesso modo di come sono state affrontate formazioni ben più quotate. È una gara dalle mille insidie, molto più difficile di quanto si possa pensare. In guardia Marzocco, guardiamo di cominciare bene questo trittico di partite che in un modo o nell’altro daranno un’idea ben più chiara di quello che saranno poi le restanti giornate del torneo.