Scritto da Leonardo De Nicola

Ognuno ha i propri ricordi, coltivati e maneggiati con cura e, magari, anche con tutta la nostalgia del caso. Ed ognuno ovviamente associa alla propria passione sportiva e alla sua militanza di “tifoso “

Simboli, immagini, calciatori, personaggi .
Parlando della Sangio, quando io ero ragazzo i più vecchi ( che a noi sembravano tali ma vecchi non lo erano affatto ), recitavano a memoria la squadra del 1951, quella del livornese Bulgheri che fu beffata a Firenze nel triste spareggio per la C dal Lanciotto Campi Bisenzio: Del Lucchese ,Lelli ,Loioli ,Neri ,Santini ,Ghelarducci : Biliotti ,Ravani ,Cabiddu,Salati e Stagi.
La mia memoria di ragazzo mi porta invece al 1969, serie D, allenatore Ivano Corghi detto “Laio” da Correggio, il portiere del più bel Modena di sempre (ricordo a proposito che per i canarini emiliani tifavano appassionatamente due sangiovannesi doc come il Rani ed il Mugnai detto ..” bardò”).

La mia prima formazione vera: Gentile ,Cianchi e Venturelli ; Vitali ,Burini ,Kostner ; Sguazzini ,Betti ,Badiani ,Luchitta e Matassini .
E che dire poi degli undici ( allora era proprio così ) fenomenali dei primi anni 70, quelli della doppia promozione in serie C : quello di Silvano Grassi e del presidentissimo Ivo Giorgi con : Gentile ,Buffetto e Orlandini; Menciassi ,Burini ,Kostner ; Jacobini ,Zanelli ,Ceccotti ,Cherubini e Ricci.
E ancora la squadra del 1973-74 con Francesco Petagna in panchina : Ciappi ,Contadini e Campani ; Ravenni ,Verdiani ,Macchia ; Lucchese ,Cherubini ,Bonaldi ,Menciassi e Rizzato .

Chi oggi vive sotto la soglia dei 50 anni ricorda poi ovviamente con piacere la squadra di Maurizio Sarri e del grande “capitan Arduino Casprini, specie quella del 2003-2004 promossa in C1 ,con l’immenso Ciccio Baiano, senza ombra di smentita il più forte calciatore azzurro di questi primi 98 anni di storia .Pierini ,Calori ,Nocentini ;Scugugia ,Farris ,Caleri ;Galli ,Tognozzi ,Gennari ,Baiano ,Stamilla in un tempo in cui era comunque già molto più difficile recitare a memoria le formazioni, per il dilatamento degli organici e la possibilità di molte sostituzioni in corso d’opera che avevano contribuito a rendere meno definibile l’undici tipo .

Squadre tutte e comunque rimaste nella memoria collettiva e però…..,però ce n’è una, che più di ogni altra si può definire ” iconica ” nella mente e nei cuori dei nostri tifosi.
Ed è quella del quarto posto in serie C, giusto giusto 50 anni fa, una dolce litania ,una preghiera laica per tutti gli appassionati che hanno vissuto le gesta di quei calciatori, ma anche non necessariamente.
Ciappi,Contadini ,Campani,Ravenni ,Verdiani ,Macchia ; Vastini ,Zanardello ,De Ponti ,Menciassi e Perissinotto ,allenatore il pugliese di Trieste e gloria alabardata don Francesco Petagna ,presidente Ivo Giorgi.

Sui social affiorano oggi i ricordi ,si postano foto e tabellini di vecchie sfide. Pochi giorni fa Lucio Zanardello dalla sua laboriosa provincia vicentina ha pubblicato una bella immagine relativa al dopo gara con la Lucchese .
Siamo al 22 Dicembre del 1974 ,vigilia di Natale. A San Giovanni il sindaco era Gabriello Gabbrielli, da lì a poco le nuove elezioni avrebbero portato sul più alto scrigno di palazzo d ‘ Arnolfo il carissimo Rino Giardini.

Il 1974 fu certo non facile per il nostro paese reduce dalla crisi petrolifera e dall’austerity ( le famose domeniche a piedi ), ma quel fine anno portava per fortuna con se segnali di ripresa. Imperversavano i gruppi rock ed i cantautori, ma nella hit parade nazionale, insieme agli immancabili Mina e Celentano tenevano banco Claudio Baglioni con ” E tu “, i Cugini di Campagna con ” Anima mia ” e i Daniel Sentacruz Ensemble con ” Soleado ” ,canzone a dire il vero di poche o punte parole.
In questo clima allo stadio di San Giovanni c’era sempre il tutto esaurito per la squadra azzurra che faceva sognare un popolo intero.
Il 2 a 1 alla Lucchese, in una domenica di pioggia e fango, venne firmato da Gianluca De Ponti detto ” Pilade ” e dal grande capitano Nello Menciassi ,a nulla valse per i rossoneri il goal finale di Cipelli .
E così fissando uno dei tanti bei momenti di una grande stagione ,ho trovato bellissimi i ricordi privati di ognuno.
L’amico artista e tifoso Walter Sterbini ,all’ lepoca neanche ventenne ,che la sera prima della partita aveva trovato De Ponti in un locale strappandogli la promessa di un goal e poi ancora Stefano Chienni che di quella squadra fu uno degli architetti più importanti e tanti altri ancora …,sul tipo di ” io c ero “,” mi ricordo ” e così via, magari legando la partita ad un fatto più intimo ( un amore ,una ricorrenza ,un dolore ).
Con Giorgi ,Chienni e Petagna vorrei qui citare ,insieme agli undici della “leggenda” anche il massaggiatore Bruno ” Pippo ” Magi l’accompagnatore Balestri detto ” il peo ” ,tutti i dirigenti dell epoca e anche gli altri calciatori della rosa che trovarono spazio nel corso dell ‘ annata : De Luca ,Facchini ,Izzo ,Quirini ,Rizzato ,Romolini ,Tognaccini e Zanchini .

La più famosa Sangio della storia è questa, e non servono sondaggi per averne la certezza ( credetemi ).
50 anni fa Insomma la squadra della ” leggenda ” che seppe conquistare un intero popolo. Materia di insegnamento scolastico nella nostra città e magari, girerò la proposta alla cara amica Valentina e a Fabio (Franchi ). Buon cinquantesimo azzurri carissimi…e il mio pensiero va a chi non è più in questi luoghi e fra noi !