Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Sangiovannese 1927

In una partita dove tutti, sottoscritto compreso, ci davano spacciati o quasi ce ne siamo tornati a casa con un pareggio che sa più di bicchiere mezzo vuoto che mezzo pieno. Intendiamoci, prendere un punto a Livorno è sempre un grande risultato ma se analizzo bene la gara, le quattro occasioni nitide davanti al portiere una delle quali non inserita nel servizio che abbiamo proposto ieri sera, è naturale avere l’amaro in bocca anche perché, occasioni alla mano, se si escludono due azioni sul finale di gara – successive alle nostre gettate al vento mai scordarselo – che si possono anche concedere a una corazzata del genere, se c’era una squadra meritevole della vittoria questa era sicuramente la nostra. Che ha sciorinato una prestazione di personalità, concesso il giusto a un attacco che costa più dell’intera Sangiovannese e tenuto sempre botta, con dovuta attenzione, in ogni momento della partita, con la sola pecca di non aver saputo approfittare di quattro palloni che meritavano maggiore fortuna. Persino a telegranducato, feudo amaranto, ieri sera, hanno incoronato il loro portiere migliore in campo, questo credo la dica lunga. Marco Bonura voleva una riscossa sotto il punto di vista caratteriale dopo la sconfitta con il Seravezza che non era stata mandata giù del tutto, la risposta è arrivata e anche incoraggiante oserei dire ma ora, in pratica, arriva il bello, visto che il calendario ci propone due scontri diretti come quelli con il Flaminia in casa e il Terranuova in trasferta nei quali sarebbe importantissimo uscire a punteggio pieno. Se giocheremo questi due importanti incontri col carattere e la personalità di ieri è lecito sperare nel bottino pieno, viceversa siamo un gruppo e lo abbiamo dimostrato più volte durante questo cammino che può lasciare l’iniziativa all’avversario, anche se, numeri alla mano, ha una classifica peggiore della nostra. Tornando a ieri credo di aver detto tutto o quasi, ce ne siamo tornati a casa con un’incazzatura positiva rispetto a tante altre trasferte dove, magari, meritavamo molto di più e se non altro con una lampante constatazione che quando la squadra ha la testa giusta può davvero togliersi soddisfazioni e mettere punti a una classifica che per il momento è sempre pericolante. Non sto a vedere se il Trestina o la Fezzanese hanno vinto, mi interessa giusto, proprio come lo scorso anno siamo in una condizione dove è giusto dare un’occhiata ai risultati ma, più che altro, a raggiungere quella quota 42-43 punti che al 99,9%  indipendentemente dai risultati degli altri consegna la permanenza in categoria. Ecco perché sarebbe importante girare a più di 20 alla fine del girone di andata, considerato che in questa prima parte di campionato siamo riusciti nel non facile intento di perdere sei partite in trasferta consecutive, con tre gare lasciate agli avversari oltre il 90º quando sarebbero giusto bastati, a questo punto, una vittoria e un pareggio in più per poter pensare positivo per la fine e l’inizio dell’anno nuovo. Ma ormai c’è poco da fare, godiamoci questo 0-0 preso a Livorno e che sia da monito per ripetere tale prestazione anche domenica. Dove i punti davvero conteranno il doppio.