Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Sangiovannese 1927

il calcio è bello perché imprevedibile. Solo due settimane fa, a quest’ora, eravamo più che mai abbacchiati dopo l’ennesima sconfitta in trasferta a Orvieto e una classifica che cominciava seriamente a preoccupare, sono bastate due partite per riprendere il giusto cammino e pensare, finalmente, positivo dopo alcune battute d’arresto che avevano messo dei seri dubbi circa la qualità di questo organico. Non che le due vittorie conseguite con Ghiviborgo e Poggibonsi abbiano di fatto cambiato l’esito del campionato o la valutazione della rosa, serviranno senz’altro altre settimane per avere un quadro più completo del tutto ma il successo di ieri per 2-1 – in rimonta cosa piuttosto inusuale per noi – che ha confermato come questa squadra stia passando un buon momento al di là dell’eliminazione dalla Coppa Italia, ha rimesso totalmente al mondo perché conseguito non soltanto in trasferta, dove non avevamo mai raccattato un misero punto, ma di fronte a una squadra che si è dimostrata nella prima mezz’ora (giusto quello) davvero forte tanto che il goal del pareggio di Santeramo, occorre essere onesti, è giunto quando in pochi se l’aspettavano. I leoni di Calderini si sono mangiati almeno tre importanti occasioni, bravi sono stati i nostri a essere cinici al punto giusto, mentre nella ripresa se si esclude una fiammata iniziale di Belli non abbiamo visto chissà cosa, se non un Poggibonsi calare di intensità negli ultimi 25 minuti che sono stati spesso a nostro appannaggio se si considerano le occasioni di Sabattini, il diagonale di Rotondo, l’altra in area di Pertica che anziché tirare ha preferito metterla nel mezzo e il goal dello stesso Rotondo, nato da un bel duetto Sabattini – Pertica per l’appunto che ci ha regalato circa 15 minuti di forte adrenalina sfociata al triplice fischio col classico urlo liberatorio. Quello che accadrà in futuro non posso di certo saperlo, di sicuro è una buona base di partenza per affrontare in rapida successione prima la vice capolista, ovvero il Seravezza e poi la settimana successiva questo Livorno che, al momento, sembra voler fare un campionato a sé. Più punti riusciamo ad ottenere da qui a Natale meglio sarà anche perché, e lo abbiamo più volte constatato, è un girone talmente equilibrato dove se si esclude la marcia sostenuta proprio dalla prima della classe tutti possono fare risultato con tutti e anche per questo, inevitabilmente, che cresce il rammarico per aver gettato via punti incredibili in primis, e non finirò mai di ripeterlo, quei due persi al 51º del secondo tempo contro il Trestina che leggendo la classifica avrebbero fatto la differenza. Lascio stare poi tutti gli altri risultati, ci voglio mettere nel mezzo anche il derby, ma quel rigore grida a oggi ancora vendetta e a quest’ora avremmo potuto essere ancora più tranquilli in graduatoria. Pazienza vorrà dire, intanto prendiamoci questi bei sei punti che non solo ci hanno dato una bella dose di serenità ma anche un pizzico di speranza in più nel chiudere come si deve il 2024.