Sulla carta parrebbe la partita più semplice del mondo, all’atto pratico nasconde più insidie di quanto si possa pensare. La trasferta odierna di Tavarnelle (ore 15) in casa del San Donato la si può inquadrare come il primo, vero, esame di maturità del gruppo di Marco Bonura che cerca conferme dopo il successo sofferto, ma sicuramente meritato, conquistato ai danni della Fezzanese. Affrontare una squadra, proprio come quella chiantigiana, che in sei domeniche ha raccolto due soli punti e, soprattutto, segnato un solo goal perlopiù su calcio di rigore rappresenta un’arma a doppio taglio o, se meglio volete, un incontro dal quale hai tutto da perdere e niente da guadagnare. In soldoni se vinci fai il tuo, se disgraziatamente non raccogli punti hai fatto una pessima figura. Servirà entrare in campo col mordente giusto, lo stesso già visto altre volte nel corso di queste prime giornate di campionato e che potrebbe permettere a Nannini e compagni di incanalare la gara verso i giusti binari, considerato che il San Donato avrà il morale sotto i tacchi senza contare la paura che potrebbe emergere, sempre tra i padroni di casa, di incappare in una nuova sconfitta che potrebbe ulteriormente complicare la propria posizione di classifica. Occorre giocare sull’aspetto psicologico, certe gare si vincono anche in questo determinato modo. Serve, insomma, la testa giusta. Che non si pensi, cioè, di avere davanti l’ultima della classe ma una formazione come tante altre che cercherà con ogni mezzo lecito possibile di guastarti la giornata.

LA FORMAZIONE – Con i sicuri forfait di Fumanti e Gianassi verrà, quasi sicuramente, confermato l’11 che è uscito vincitore dall’incontro di domenica. Anche Pardera torna a disposizione, ma partirà dalla panchina, e in avanti con il recupero di Nieri sono in tre a giocarsi due maglie come ormai accade da qualche settimana a questa parte.