Foto: Sangiovannese 1927

È spesso nostra abitudine parlare con il mister non nell’immediato dopo gara ma a distanza di almeno 24 ore dal triplice fischio. Così facciamo con Marco Bonura che ancora non si dà pace per il pareggio agguantato dal Trestina in extremis che ha reso amara una giornata che solo pochi secondi prima poteva dare nuovo slancio in chiave futura: “Ci penso e ripenso dal triplice fischio, sono passate alcune ore ma ancora ho nella mente quest’altra occasione gettata al vento dopo Figline che poteva dare ben altro lustro alla nostra giornata e alla nostra classifica. Per quanto prodotto, giocato soprattutto nel secondo tempo quando gli spazi sono aumentati è allucinante non aver portato in fondo il risultato, solo pochi istanti prima del rigore il nostro portiere aveva la palla in mano e sembrava ormai fatta ma poi, rivedendo tutta la partita, abbiamo commesso degli errori elementari e il resto purtroppo è cosa nota. Più che costruire così, giocare anche una buona partita non so cos’altro poter chiedere se non di fare maggiormente attenzione a certe situazioni che possono rovinarti il lavoro di una settimana”. E difatti su quanto messo all’atto pratico sul rettangolo dei suoi ragazzi non ha niente da dire: “L’attenzione deve essere massima, sempre in qualunque momento anche se l’arbitro ha il fischietto in bocca per decretare la fine della partita. Ci siamo purtroppo cascati sia Figline che domenica ma per quanto riguarda la prestazione sono assolutamente soddisfatto perché ho rivisto una squadra viva dopo la pesante debacle di Gavorrano. Speriamo poi che anche la fortuna cominci un po’ ad assisterci, non sempre ti può andar male ma più che altro occorre stare decisamente più attenti. Gettare al vento vittorie del genere mi fa imbestialire”.