Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli
Se è vero che all’atto pratico abbiamo guadagnato un punto in classifica altrettanto, devo essere onesto nel riconoscerlo, il pareggio agguantato in extremis ieri dal Trestina fa più male di una sonora sconfitta. A livello morale, si intende, perché quando vieni riacciuffato in zona Cesarini, su calcio di rigore, da una squadra che non ha mai creato un’azione, dico una, pericolosa contro tre palle goal nitide da parte nostra viene logico pensare tutto questo. Da Gavorrano sono tornato incazzato ma senz’altro sereno perché non ci avevo mai messo le mani, ieri sono rientrato a casa imbestialito due volte perché a fronte di una prestazione, a mio modo di vedere, molto positiva non solo non siamo riusciti a vincere ma abbiamo per l’ennesima volta lasciato punti per strada a una diretta concorrente che, col massimo rispetto che ho per l’amico Simone Calori, l’ho vista alla netta portata per non dire inferiore ai nostri ragazzi. Ma nel calcio certi discorsi li porta via il vento, non siamo stati bravi nel gestire la situazione su di un pallone messo a casaccio in area e, complici un paio di errori, siamo qui a imprecare contro tutto e tutti per non aver saputo approfittare di una ghiotta occasione. Non so voi, ma il Trestina visto ieri è la peggior squadra finora incontrata dall’inizio della stagione ufficiale, Coppa Italia compresa. Ecco perché sono davvero amareggiato, a distanza di tante ore ancora non mi capacito come si possa aver fallito quelle due palle importanti davanti al loro portiere e, al tempo stesso, aver preso goal senza che l’avversario calciasse una sola volta verso la porta in tutto l’arco della partita. Il tiro che Barberini a metà secondo tempo ha messo in angolo? Dai ragazzi, non scherziamo perché se quelle sono occasioni allora la partita ieri doveva finire almeno 6-1 per la mole di gioco creata. Il latte è già versato e come noto non ci si può fare niente, occorre riavvolgere prima possibile il nastro e pensare a come andare in casa di un Grosseto che le sta prendendo sode dappertutto e che non so se manderà via Malotti in queste ore. Problemi suoi comunque, resta il forte giramento di palle per quanto gettato al vento ma almeno la consolazione di aver visto una squadra in ripresa da domenica, peggio di quanto notato in Maremma onestamente però era difficile fare. Se nel calcio debiti e crediti si compensano magari un domani riacciufferemo anche noi il risultato in maniera immeritata ma se si guarda al presente, per meglio dire al passato ormai, ancora si sente bene il dolore di una bastonata che non ci voleva dopo le tre sberle prese a Gavorrano. Dico poi un’ultima cosa; due elementi di esperienza come Pertica e Nieri oltre a un under già conoscitore della categoria come Romanelli devono dare di più quando il mister li chiama ad entrare a gara in corso. Già ci facciamo male da soli, se poi viene a mancare il contributo di certi giocatori nel momento clou della partita è normale che si possa incappare in certe domeniche.