La Sangio e la Coppa, un racconto altalenante ma che ha riservato agli azzurri anche dei momenti di gloria.
Fino ai primi anni 70, o che si giocasse in serie D o altrove, non esisteva la seconda competizione nazionale e si arrivava al campionato attraverso una lunga serie di partite amichevoli.
Esordio nella Coppa Italia di Serie C (o semi-pro come si diceva un tempo) nella stagione 1974-75, quella del quarto posto in campionato con De Ponti e Perissinotto. Azzurri eliminati nel gironcino a tre squadre assieme a Montevarchi e Città di Castello .

Stessa sorte nella stagione successiva, nel girone eliminatorio, con i rivali rossoblù e l’Arezzo.
Ed eccoci alla stagione 1976-77 che vide al termine la retrocessione in Serie D degli uomini di Petagna, ma l’approdo fino alla finalissima di Coppa. Dopo aver avuto la meglio nel girone su Arezzo e Montevarchi, gli azzurri eliminarono nell’ordine : Vigor Senigallia, Viterbese, Campobasso e Paganese arrivando alla finale del 19 Giugno 1977 sul campo del Lecco contro i padroni di casa blu celesti.

In un clima di palese sconforto e con pochi tifosi al seguito, Menciassi e compagni vennero sconfitti di misura allo stadio “Rigamonti”, goal di Corti e Marchi per i lariani e punto della bandiera siglato da Sergio Paolinelli, libero di belle e ben riposte speranze.  Pur retrocessi, gli azzurri di Magherini presero ugualmente parte alla Coppa di serie C 1977-78 uscendo però nel girone preliminare con Arezzo e Sansepolcro.

Amaranto e Montevarchi furono ancora le avversarie nel girone a tre squadre della stagione 1978-79 con nuova immediata eliminazione per la squadra diretta da Pierino Cucchi.
Meglio le cose andarono l’anno successivo con Giovanni Galeone: gli azzurri passarono il proprio girone con Montevarchi ed Arezzo (clamoroso il 5-1 al Fedini con gli amaranto) e superarono anche il Prato nella doppia sfida dei sedicesimi di finale. La corsa si concluse agli ottavi di finale con il Livorno (1-1 in casa con rete di Mason, sconfitta al ritorno all’Ardenza con rete labronica di Venturini allo scadere).

Nella stagione 1980-81 l’eliminazione arrivò al primo turno nel girone oramai divenuto tradizionale con Arezzo e Montevarchi e, questo, nonostante il sonante 4-0 nel derby di ritorno al Fedini con reti di Poteti, Dati, Palano ed autogoal di De Rossi, il padre di Daniele attuale tecnico romanista .

Stagione 1982-83 in fotocopia con l’uscita di scena nel girone eliminatorio disputato ancora con le tradizionali rivali. Per la Sangio fu il preludio all’ultimo campionato fra i professionisti e per un assenza che sarebbe durata ben 17 anni.