Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: www.sangiovannese1927.it

Alle soglie del 3000 mi domando come gli organi federali diano il benestare per giocare un campionato nazionale in un impianto come quello di Ponsacco. Una tribuna in tubi innocenti (che al Fedini è dichiarata inagibile da anni), una postazione stampa all’interno di essa allestita con un piccolo gazebo, che solitamente viene usato per vendere le cartelle della tombola al perdono paesano, servizi igienici che solo a guardarli possono portarti qualche brutto male ed altri, piccoli, aspetti come un cantiere aperto per lavori di ristrutturazione che non è proprio il massimo in fatto di sicurezza. E le immagini della partita ? Una bella mancanza di rispetto verso chi, invece, produce filmati all’altezza della situazione. E l’amico Alessandro Forni non può farci niente, lavora con quello che ha ! Non è una polemica verso la dirigenza locale, che tanto si è prodigata per mettermi a mio agio, quanto verso chi dovrebbe controllare ed evidentemente se ne frega. Non c’è altra ragione, mi pare evidente. Venendo alla partita, che alla fine è quello che più conta, siamo riusciti a rompere il digiuno di vittorie in trasferta che durava dall’inizio del campionato, a fronte di una buonissima prestazione messa in pratica da una squadra che, per quanto potuto vedere nelle ultime tre apparizioni, sembra per fortuna lontana parente di quella che ci ha accompagnato per tutto il girone di andata. Siamo entrati in campo con la testa e la grinta giusta proprio come era stato più volte richiesto, ci siamo mangiati un paio di goal in apertura ma nella ripresa, fortunatamente, è stato rimesso il mare con le due marcature che hanno portato il tutto sui binari giusti prima che Panattoni, attaccante di casa, ci facesse passare quei quattro-cinque minuti di paura estrema cui purtroppo siamo abituati. Non so quello che accadrà, se ci salveremo o no ma i segnali giunti dalla rivoluzione attuata nell’ultimo mese portano a pensare che questa squadra, coi suoi pregi e difetti, possa comunque giocarsela alla pari per restare in categoria. Era stato chiesto questo al nuovo corso e, per il momento, tutti siamo concordi nel dire che rispetto al passato è un organico che sembra in grado di poter portare avanti un cammino finalizzato a lottare per la permanenza in categoria. Di fronte, a onor del vero, c’era una squadra che ha dimostrato tutti gli appena nove punti fin qui messi a referto ma vincere certe partite non è mai facile, sai bene che hai solo un risultato a disposizione ma la personalità che Baldesi e compagni hanno messo sul rettangolo di gioco ieri e nelle ultime tre partite raramente si era riscontrata in quasi tutto il girone di andata. Ed è questo che fa pensare positivo, ad un’aria totalmente nuova che si respira merito anche di alcuni accorgimenti tattici, come il passaggio al 3-5-2, che sta portando i suoi buoni frutti per quanto fino a questo punto abbiamo potuto ammirare. La prova del nove adesso è domenica prossima, nel nostro stadio arriverà la capolista Pianese e gli azzurri saranno chiamati a dar seguito al positivo momento che ci ha fatto rialzare la testa in classifica. Ma più che i punti, che alla fine sono indispensabili, è bello vedere come siamo davanti a un gruppo totalmente nuovo sia negli stimoli che nel modo di approcciare la partita. Ed è su questo che dobbiamo far leva, ci aspettano 15 finali che se giocate con questo piglio possono portarci a ben sperare per il raggiungimento della permanenza in categoria.