L’unica cosa piacevole che ricordo della giornata di ieri è stato il ritorno in auto da Scandicci con gli amici Mauro Grifoni e Omar Targi, coi quali ho condiviso un’ora circa di risate giusto per mettere alle spalle una giornata calcisticamente terribile poi funestata all’ora di cena dalla tragica notizia della morte di un tifoso e di un personaggio storico come Massimo De Nicola meglio conosciuto come il Conte Max da sempre vicino ai colori azzurri. Un colpo – questo – che se non altro c’ha messo davanti ad una realtà che spesso enfatizziamo forse troppo ma come tutte le sfaccettature della vita ha i suoi pro e i suoi contro. E ieri di “contro” tornando a parlare di calcio ne ha avuti fin troppi pur sottolineando che il San Donato ha vinto con gol in fuorigioco. Come dall’inizio del campionato insomma, come dal ritorno in questa maledetta categoria nella quale non riusciamo a fare la voce grossa nonostante i tanti investimenti fatti dalla famiglia Grazi. Venendo nello specifico alla partita di ieri c’è ben poco da raccontare, anzi per sgombrare il campo da ogni equivoco e mettere bene in evidenza che tipo di clima di respirava ieri al triplice fischio riporto ben volentieri un “post” pubblicato sul profilo Facebook de “La Sangio 1927” che coi suoi 1010 fan rappresenta senza ombra di dubbio la voce numero 1 del tifoso azzurro: “se oggi non siete stati contestati è solo perché per noi era più importante festeggiare il nostro amato VONGOLO….ma quella maglia che portate va onorata e sudata soprattutto se per tanti è stata e sarà per sempre ragione di vita!!!!” C’è poco o niente da aggiungere, qualunque commento si possa fare in più è superfluo perchè quanto di riportato più sopra descrive appieno lo stato d’animo oltre che del sottoscritto anche e sopratutto di una piazza che ne ha le scatole piene di restare in categoria per giocare campionati che la vedono lontana dalla vetta già nelle prime settimane del nuovo anno. E’ successo con Fani con panchina, s’è ripetuto con Coppi quello scorso quando un pò tutti pensavamo di poter vincere a mani basse, stesso risultato anche per l’attualità. Risultato ? Tifoseria stanca e col passare delle settimane sempre più distaccata dalla squadra. Anche ieri su di un campo distante nemmeno un’ora da San Giovanni avrò visto poco più di 200 sportivi, che per l’Eccellenza possono essere un numero discreto ma non certo per una piazza come quella azzurra che vanta ben altri numeri. In molti per essere chiari si stanno disaffezionando o per meglio dire non ne possono più di vedere certe certi campionati e certe prestazioni. Mi chiedo, ci chiediamo ma durerà ancora per molto questa “sofferenza” ? Per quanti anni ancora assisteremo a certe magre prestazioni e sopratutto risultati così scadenti ? Credevo obiettivamente per quello che la società aveva fatto in sede di mercato anche e sopratutto in corso d’opera di potermela giocare tranquillamente ma per l’ennesima volta mi sono sbagliato. E’ vero, sei punti dalla vetta sono tutt’ora alla portata matematicamente parlando ma gli attori sono questi e pur cambiando regista bene o male si recita lo stesso copione. Benedetti non ha certo la bacchetta magica, paga una campagna acquisti che ad oggi senza timore di smentita definisco sbagliata sopratutto nei giocatori chiamati a fare la differenza. La società non me ne voglia ha purtroppo una fetta importante di colpa in questo senso; ha molti meriti ( quello in particolar modo di buttare via i soldi in un momento di crisi come quello attuale) ma anche demeriti tra tutti e lo ripeterò fino alla fine quello di non essersi affidato ad un uomo di mercato CAPACE per la categoria. Perchè cari miei guardiamo gli esempi alle spalle, guardiamo le statistiche e c’accorgiamo che la squadre vincitrici degli ultimi tornei hanno sempre avuto nei propri ranghi figure come queste. Che pensano cioè a quest’importante aspetto 24 ore al giorno, che al Sabato e perchè anche alla Domenica vanno nei campi per aggiornarsi professionalmente e riportino quanto visto alla società che poi dovrà essere brava assieme chiaramente a lui stesso a reperire i giocatori adatti alla causa. Non sta a me fare i nomi di quello o l’altro direttore sportivo, di sicuro come per i giocatori anche per certe figure la piazza di San Giovanni è molto ambita e con un progetto concreto diverrebbe ancor più appetibile. Non ho mai fatto il dirigente ma in questi tanti anni d’esperienza in ambito giornalistico ho imparato come questa figura sia di primaria importanza. E non è detto poi che i costi lievitino attenzione ! Ricordo come nel penultimo anno di professionismo, quello dello spareggio Play Off col San Marino fu allestito da Fabrizio Alunni un organico fatto perlopiù da giocatori semi-sconosciuti ma che poi nel corso del tempo hanno addirittura fatto carriera tra serie A, B e Lega Pro. Ormai quest’anno è troppo tardi, dal prossimo però spero che il buon Lorenzo tenga prezioso questo consiglio e si affidi ad una persona che gli faccia ben spendere i soldi che mette sul piatto. A cominciare dall’eliminare dalla voce acquisti gli “ex professionisti”.
Nella foto di Mauro Grifoni la traversa piena colpita ieri da Filippo De Gori