C’era una sola strada da percorrere ieri a Figline se volevamo cullare ancora sogni di primato: quella del successo. Così è stato, doppiamente importante se guardiamo ai risultati venuti dagli altri campi. Il famoso treno da me messo in evidenza Domenica mattina e che passava senza grande risultati da ben 28 anni è stato finalmente preso. Tra la gioia mia, dei tifosi, della squadra, della società e ovviamente del nuovo mister Andrea Benedetti che non avrà avuto certo la bacchetta magica da Mercoledì ma se non altro il merito alla pari dei suoi ragazzi di tenere in vita un campionato che si presenta tutt’oggi ancora tremendamente in salita. L’equilibrio che fino a qualche settimana fa regnava sembra aver lasciato il posto ad alcune certezze, a squadre per meglio dire che stanno dando un’impronta forse decisiva per la vittoria finale e tra le quali inserisco volentieri anche la nostra tanto amata Sangio. Bravi quindi a vincere a Figline, bravo ad Andrea Benedetti che alla prima sulla panchina azzurra ha fatto quello che la società gli aveva chiesto all’atto del suo incarico: vincere. Attribuire tutte i meriti al nuovo mister – non me ne voglia -sarebbe forse esagerato e sicuramente poco rispettoso verso di chi fino a Martedì e dallo scorso 29 Luglio ha lavorato con grande applicazione e professionalità vedi Stefano Calderini e altri due uomini del suo staff come i preparatori Juri Balestri e Filippo Gori. I tre hanno pagato il fatto di aver perso troppe occasioni tra le mura amiche, magari su queste fosse arrivato anche un solo successo vedi 8 giorni fa col Calenzano probabilmente non sarebbe successo nulla ma in questo sport come in tutti gli altri le prestazioni contano fino a un certo punto perchè a far la voce grossa alla fine della fiera è la classifica. Come i ragazzi e la società hanno più volte ringraziato nel corso della settimana e ieri queste tre figure altrettanto lo faccio io, visto che parliamo di persone perbene che per il bene di San Giovanni e di chi li pagava hanno sempre prestato la loro opera in maniera altamente professionale. Chiusa questa parentesi torno alla gara di ieri dalla quale sono emersi dati a mio modo di vedere importanti e che riguardano quattro calciatori nello specifico: partendo dalla difesa l’utilizzo di La Rocca terzino sta dando buonissimi frutti così come quello di Bega come centrale difensivo, che portato nel ruolo da mister Calderini sta sciorinando prestazioni che forse meravigliano anche il ragazzo stesso. E stiamo parlando di un 1994. A centrocampo il fosforo di Caldarelli è importantissimo così come in attacco si sente il peso di Pippo De Gori anche ieri decisivo prima con un rigore (il terzo consecutivo realizzato) e con una rete da attaccante puro inspirata guarda caso da una bella verticalizzazione di Caldarelli. Nel contesto ci voglio mettere anche Francesco Stella, che ha giocato poco fin qua ma anche ieri errore a parte nel primo tempo ha confermato che il suo curriculum e il piede mancino possono stare benissimo anche in categoria superiore. Per me quando un giocatore emerge tra gli altri è bene metterlo in evidenza, altrettanto quando non fornisce prestazioni che alla lunga niente c’accozzano con quello che è il suo passato. Non ho e non avrò problemi a farlo in futuro, è questo il mio modo di fare giornalismo. Che a tutti non può piacere ma che alla resa dei conti rispecchia il carattere del sottoscritto a cui piace da sempre scrivere le cose come stanno. Dovete sapere cari miei che tra telecronache, radiocronache, articoli sulla carta stampata e sul web sono in questo mondo da 19 anni e MAI e sottolineo MAI senza timore di smentite sono stato avvicinato da un giocatore al Martedì o durante la settimana per farmi i complimenti o una semplice pacca sulla spalla dopo aver messo un bel voto o in rilievo una grande prestazione. Altrettanto non è quando parlo in termini poco positivi. Ecco allora che molto spesso ci scappa l’occhiataccia o la classica osservazione che ormai mi frulla per la testa da una vita ” A me quello che scrivi interessa il giusto“. Guarda il caso però lo si fa presente solo quando il nome viene accostato a una o più prestazioni negative ! Il calcio è così, dalla serie A fino all’ultimo dei campionati e non sto parlando di specifico solo della Sangiovannese ci mancherebbe. Lo so, a molti rimango antipatico ma se proprio lo volete sapere non me ne può fregar di meno. In fin dei conti giudico e ci mancherebbe solo le prestazioni sul rettangolo verde e se queste dal mio punto di vista risultano negative non vedo perchè dovrei scrivere cose errate. Attenzione, la regola vale per i giocatori così come per la società con la quale ho un buonissimo rapporto ma che l’anno scorso proprio perchè dal suo punto di vista ho scritto “bugie” ha chiuso ogni rapporto per quasi due mesi. E nonostante tutto ho preso bene sonno ! Sfogo personale a parte pensiamo ora a come proseguire nel successo conquistato ieri e a riavvicinarsi alla vetta che non è per niente facile. Pensare di aver risolto i problemi vincendo a Figline sarebbe un errore macroscopico, alle porte c’è la gara in campo neutro ( le “Due  Strade” di Firenze ?) col San Donato che come quella di ieri riveste una grande importanza. Carica ragazzi !

Nella foto di Mauro Grifoni l’esultanza dei nostri ieri a fine partita