E’ stata forse la prima volta dall’inizio dell’anno che ieri sono rientrato nelle mia mura domestiche bello bastonato sotto il profilo psicologico. Non so se attribuire tutto ciò ad una mia rassegnazione già a questo punto del campionato piuttosto che ad uno stato emotivo del momento derivante da una forte delusione, fatto sta che a questo punto della stagione sono nuovamente parlare di una squadra sopravvalutata e di un obiettivo che non mi auguro ma purtroppo credo sia da riporre nuovamente nel cassetto per il terzo anno di fila in questo maledetto campionato di Eccellenza regionale. Premesso anche per esperienze personali che se ho da pensare positivo difficilmente lo faccio, ieri ho come avuto l’impressione già alla lettura delle liste che non sarebbe stata giornata una troppo positiva perchè al cospetto di così tanta gioventù messa in campo dal Calenzano ( quattro ragazzi del “94” e due del “95”) avremmo faticato molto di più come purtroppo vuole tradizione. Chiamatemi gufo o come voglio meglio volete ma c’ho azzeccato. Non perchè ho la sfera di cristallo ma conosco come più volte rimarcato certe situazioni e conosco purtroppo a questo punto del campionato il valore dell’organico in alcuni dei suoi elementi che fino ad oggi tutto hanno fatto meno che risultare decisivi in più di un’occasione per le sorti di una partita. Magari ieri c’ha detto anche male ma da gente come Filippo Fedeli, Tomas Nardoni e Christian Romanelli mi attendo molto di più. Il primo ha causato con Muscas ( primo errore stagionale dopo 4-5 miracoli ) il gol del vantaggio ospite ma al di là di ciò che può accadere ha nuovamente confermato come in altre occasioni di non essere più quell’arcigno difensore che qualche anno fa giocava e bene in Lega Pro. Morale della favola ? Acquisto sbagliato. Tomas Nardoni l’Eccellenza la conosce come le proprie tasche e l’ha vinta l’anno scorso a Montemurlo. Se non l’avessi letto a questo punto non ci crederei perchè ora possa affermare senza timore di smentite che non è quel giocatore che tutti gli addetti ai lavori mi avevano dipinto. Morale della favola ? Acquisto sbagliato. Christian Romanelli ieri alla resa dei conti non ha fatto nemmeno tanto male ma come mio solito guardo le statistiche del momento e tanto per cambiare il suo passato e mi accorgo che ha segnato in questa stagione da esterno d’attacco due reti compreso il rigore del 5 a 1 ad Albinia. Morale della favola ? Acquisto sbagliato. Tre giocatori come anche altri per la verità vedi Ilario Lepre artefice di un’espulsione stupida che gli è costata tre giornate comprati per vincere il campionato e che ad oggi sono risultati vere e proprie delusioni. Perchè – signori miei – non abbiamo paura a dire che la Sangiovannese non è stata costruita per arrivare ai Play Off ma per vincere il campionato ! Quando in corso d’opera prendi anche altri giocatori più il già citato Lepre che ha sempre fatto gol a grappoli per sopperire alla sterilità offensiva è chiaro che si vuol puntare alla vittoria del girone come in tanti hanno fatto vedere a Dicembre vedi Figline o Foiano tanto per intendersi. Personalmente non sono del partito di quelli che asseriscono “Abbiamo giocato bene siamo sicuramente sulla buona strada” ma sarei contento non sempre ma spesso perchè no di uscire dal campo avendo sciorinato una prestazione non all’altezza ma con tre bei punti in tasca perchè alla fine della fiera contano quelli. Per arrivare a giocare male e vincere servono i classici trascinatori e la Sangiovannese nei suoi uomini chiave non ce li ha. Con questo non sto parlando di scarso impegno o di poca voglia di onorare la maglia ma mi attengo ai fatti e i vari Fedeli, Nardoni, Romanelli chiamati per recitare questo ruolo hanno deluso appieno. In ragione di ciò come si evince dal titolo del mio editoriale non mi meravigliamoci con tutte le attenuanti del caso se non battiamo un Calenzano che per bocca del suo allenatore alla luce delle tante assenze già pregustava una bella mazzata. L’errore di non essersi affidato ad inizio stagione ad un DS potrebbe costare caro e spero che in futuro il nostro presidente che tanti sacrifici sta facendo coi suoi familiari possa sopperire a questa lacuna. Manca in fondo questo alla Sangiovannese per essere una società con la “S” maiuscola. Ha una buona stabilità economica, paga puntualmente i suoi tesserati basti pensare che nelle tasche dei giocatori è già arrivato Dicembre e ha una tifoseria che anche ieri per 90 e sottolineo 90 minuti ha incitato i suoi per poi applaudirli a fine gara. Spero soltanto che Domenica non sia solo l’ultima spiaggia per quanto ci riguarda. Ma qualche sentore purtroppo ce l’ho……
Foto: Mauro Grifoni