E’ evidentemente destino per noi tifosi azzurri passare il Natale – calcisticamente parlando – coi giramenti di rito per i risultati conseguiti sul campo. Il 23 Dicembre del 2012 tornammo da San Donato becchi e bastonati, ieri più o meno s’è ripetuta la stessa storia con l’unica differenza che rispetto all’anno scorso invece di giocare in trasferta davanti alla seconda classificata le abbiamo prese dal Sangimignano che col minimo sforzo ed una buona dose di fattore “C” ha vinto la partita gettando tutti noi nello sconforto più totale. Onestamente i turriti hanno raccolto molto di più di quanto seminato siamo onesti ma come Muscas ha più volte per noi salvato il risultato, ieri è stato il turno dell’estremo ospite Federico Mandorlini che proprio come il nostro portierone fa parte dell’11 che scende in campo con l’unico intento di portare in fondo un risultato positivo. Mettiamoci, poi, anche il presunto fallo di mano in area azzurra non fischiato a metà primo tempo ma episodi a parte e tanto per cambiare siamo qui a raccontare di una partita da due volti; divertente nel primo tempo con lo show già raccontato di Mandorlini, pessima nella ripresa dove in campo fin dalle prime battute si vedeva che era tornata una formazione lontana parente di quella ammirata nel corso del primo tempo. La chiave di volta è stata questa, sommata ovviamente al cross “sbagliato” di Baccini che da mancino puro l’ha invece messa di destro con una traiettoria beffarda alle spalle di Muscas. E quando non è giornata lo si vede anche da certe cose. Ora, detto che siamo a quattro punti dalla vetta e per chi non se fosse accorto anche a due (!?) dai Play Out quali saranno le decisioni che dopo Natale adotterà se adotterà la famiglia Grazi per cercare di dare una sterzata a tutto ciò ? Salterà Calderini o come detto ieri in queste righe gli verrà concessa un’ulteriore chance dettata dal non ripetere l’errore dell’anno scorso con l’esonero di Coppi ? Secondo me la questione verte proprio su quest’aspetto, non cadere vedendo la mediocrità del raggruppamento in scelte dolorose anche e sopratutto economiche sperando di invertire la tendenza magari come accaduto già una volta in questo torneo vedi la trasferta di Tavarnelle col San Donato. Aspettiamo sotto questo profilo fiduciosi, anche perchè i soldi spesi ad oggi sono stati tanti specie dopo gli ultimi arrivi e la piazza in Eccellenza vuol stare lassù  e non nel mezzo a ridosso addirittura della zona calda. Non è sicuramente il solo Calderini colpevole di tutto ciò, metto ad esempio nel contesto anche alcuni giocatori tra tutti non me ne voglia Christian Romanelli che dal suo arrivo ha segnato un gol a Calenzano al 95esimo e un rigore del 5 a 1 ad Albinia. Troppo poco se andiamo a vedergli il curriculum, troppo poco per quel giocatore che nell’ultimo anno di professionismo trascinò con gol e giocate d’alta classe l’allora gruppo di Fraschetti alla salvezza che poi non valse a un bel niente visto che da lì a poco salutammo la categoria per problemi economici. E la società non ha la sua percentuale di colpe ? L’unica che posso riconoscergli è quella di non essersi affidata ad un direttore sportivo, figura importantissima per chi come la Sangiovannese vuol disputare un campionato di vertice. C’è a chi attribuisce al sottoscritto il fatto di essere sempre e comunque alleato della famiglia Grazi anche di fronte ad errori grossolani ma sappiate che prima di tutto avrò sempre stima verso chi mette dei soldi nel mandare avanti il calcio a San Giovanni e poi che tutto ciò è vero fino ad un certo punto dato che la società da parte mia lo scorso anno è stata più volte attaccata tanto da indurre il presidente a togliermi la parola per oltre un mese. Al momento l’unica colpa che posso attribuire a questo gruppo dirigenziale è quella come ricordato di non essersi affidato ad  un uomo di mercato poi, onestamente, non ne vedo anche perchè stanno onorando mese per mese quelli che sono gli accordi pattuiti coi giocatori ad inizio campionato. Speriamo come recita il titolo di questo mio editoriale natalizio che il panettone possa portare oltre a serenità anche e sopratutto sagge decisioni. Perchè nonostante tutto siamo ancora in ballo e c’è davanti un intero girone che deve vederci protagonisti senza ma e se.

Nella foto di Mauro Grifoni uno sconsolato Lorenzo Grazi ieri poco prima del triplice fischio