Conosciamo Lorenzo Grazi ormai da qualche anno e nel corso di questo tempo abbiamo soprattutto capito quando e come intervistarlo specie dopo una brutta prestazione come quella sciorinata Domenica scorsa dalla squadra al cospetto della Rignanese. Abbiamo fatto passare le classiche 48 ore “sabbatiche” e difatti non appena l’abbiamo interpellato poco fa è risultato molto disponibile anche a tornare sullo  0 a 0 contro i biancoverdi di Coppi che tanto l’ha fatto arrabbiare: ” Diciamo che sono più tranquillo rispetto a Domenica ma il concetto presente nella mia testa come in quelle della mia famiglia è sempre lo stesso: la Sangio deve giocare per vincere non per pareggiare. Dopo possiamo vincere, perdere o pareggiare per l’appunto ma dobbiamo creare le basi per cercare ogni Domenica di conquistare la vittoria. Ho parlato col mister e sa bene quelle che sono le mie idee, ad esempio con la Rignanese non tolgo Romanelli per inserire Berti ma faccio uscire dal campo un difensore o un centrocampista proprio per avere più soluzioni possibili in avanti. De Gori per me poi deve tornare nel suo ruolo naturale ovvero dietro alla punta e non giocare da esterno. La rosa ora è completa e può quindi portare anche ad altre soluzioni tattiche”. Viene spontanea la domanda se quella di Domenica rappresenta una sorta di ultima chiamata per il tecnico: ” Lui come il suo staff gode della mia fiducia ma voglio vedere un altro gioco perché la Sangiovannese come ripeto ogni settimana deve partire per vincere. Col Sangimignano confido in una grande prestazione dei miei”

Foto: Mauro Grifoni