Alla vigilia della gara di Albinia avevo non pochi dubbi sull’effettiva capacità dei ragazzi di Calderini di tornarsene a casa con un risultato positivo. Ma non tanto per la loro qualità che bene o male sappiamo esserci quanto per un aspetto prettamente emotivo che alla lunga per me poteva essere decisivo per le sorti della gara stessa. E invece ecco la sorpresa, una bella cinquina senza troppi ma e se che non solo ci rilancia in classifica a due soli punti dalla vetta ma permetterà di lavorare in questa settimana belli sereni senza gli immancabili mugugni dei fedelissimi della tribuna che durante gli allenamento si sentono e spesso troppo. Non dobbiamo però crogiolarsi sugli allori, anche perchè alla luce di quello visto con Sestese e Lanciotto viene giocoforza in testa una domanda: ma la vera Sangiovannese è quella scesa in campo con queste due formazioni o quella spumeggiante bella grintosa e vogliosa di fare un sol boccone dell’avversario come quella ammirata ieri ? Mi sembra scontato chiedersi tutto ciò, in fin dei conti s’è passati da una squadra abulica e priva di ogni idea offensiva ad un gruppo che ne ha fatti cinque ad una squadra obiettivamente modesta ma che giocava pur sempre sul terreno amico. Già, proprio terreno è la definizione giusta perchè ieri s’è purtroppo visto come l’alluvione che ha investito la Maremma lo scorso anno porta ancora i suoi segni e in ragione di ciò credo che al di là di come finirà per loro questa stagione sarà comunque un successo per come la vedo io. Tornando però alla cose di casa nostra, se restano dei dubbi sull’effettiva forza del nostro gruppo che ha fatto un’evoluzione a mio modo di vedere troppo repentina altrettanto non possiamo dire dei fatti concreti emersi ieri e che vanno verso e fortunatamente una sola direzione. Delle cinque marcature portate in Valdarno due portano la firma di De Gori e una di Romanelli, Lepre e Stella. Questi due sono gli ultimi arrivati in ordine di tempo, De Gori e Romanelli finiti più volte in questo girone di andata sul banco degli imputati hanno zittito tutti coi fatti e sappiamo bene quanto sia importante per un attaccante trovare dopo un periodo grigio la via della rete. Per De Gori in particolar modo dopo il poco edificante siparietto col tifoso accaduto Domenica al triplice fischio della gara con la Lanciotto sono iniezioni di fiducia importanti. Ora che la gara e le polemiche di sette giorni fa sono finite fortunatamente nel dimenticatoio dobbiamo per forza dare un seguito a quanto di buono fatto ieri in terra maremmana. Inciampare nuovamente con la Rignanese farebbe emergere nuovi punti interrogativi, di sicuro non sarà una gara facile perchè conosco la grande voglia di Marco Coppi di far bene con la sua ex squadra senza contare alcuni probabili correttivi che saranno fatti al suo organico nel corso di questa settimana. C’è caso quindi che si presenti un gruppo con qualche elemento nuovo rispetto a ieri e che in men che non si dica riesca a mettere i bastoni tra le nostre ruote del carro. Coppi da avversario poi per tutti noi è una bestia nera; l’abbiamo incontrato due volte due anni fa e in entrambe le occasioni ebbe la meglio prima a Rignano e successivamente a San Giovanni. Insomma, per far vedere che ci siamo ritrovati una volta per tutte non c’è unica strada da percorrere se non quella del successo. Lo so, è sempre il famoso e noioso ritornello ma la Sangiovannese in questa categoria deve obbligatoriamente partire per vincere. Lo sa la società – a proposito mossa azzeccata il ritiro pre gara di Sabato – lo sa lo staff tecnico e lo sanno sopratutto i tifosi che ci credono sempre e comunque. Trovatemi squadra in categoria raffrontata al bacino d’utenza di San Giovanni che porta 100 supporter in trasferta a due ore d’auto da casa. Ma San Giovanni Valdarno può fare anche di più. A patto che arrivino finalmente soddisfazioni concrete.