Un pò tutti compreso il sottoscritto vedevano la gara di Sesto Fiorentino come una sorta d’esame di maturità dopo la bella rincorsa intrapresa dalla vittoriosa trasferta di Tavarnelle. Il risultato ? Bocciati senza ma e senza se. Per la prima volta da quando è cominciata la stagione son tornato a casa davvero abbacchiato, non tanto certo per aver perso una partita che dopo sette utili può comunque starci ma per il fatto di aver visto una formazione lontana anni luce da quella ammirata e con gusto prima con la Castelnuovese e successivamente ad Anghiari. Credevo insomma non tanto di fare un sol boccone della Sestese che tutti – e con piene ragioni – mi avevano inquadrato come una formazione giovane ma competitiva ma se non altro di poter vedere una squadra che potesse lottare come nelle due precedenti occasioni e non sciogliersi come neve al sole come invece è accaduto specie nel secondo tempo. Sono rimasto molto male di quest’aspetto, d’altronde credevo come già sottolineato più sopra che i due successi consecutivi avessero inculcato nella testa di Romanelli e compagni qualcosa di davvero positivo mentre invece è successo l’esatto contrario. Per un buono spezzone della gara ho assistito ad una Sangiovannese stile prime giornate, poco combattiva cioè e per niente pungente là davanti dove ancora una volta s’è visto come l’assenza di un attaccante di peso è purtroppo risultata decisiva. Come ogni settimana infatti siamo qui a sottolineare un aspetto che tanto prima di un paio di settimane almeno non potrà essere risolto; l’attacco della Sangio verte ad oggi esclusivamente su Vincenzo Petriccione, che ha 19 anni secondo me un buon futuro davanti a se ma al quale non può essere chiesto di segnare ogni Domenica solo perchè combatte contro tutto e tutti là davanti. Di alternative al momento non ce sono, questo Federico Petroni portato da mister Calderini direttamente da Lucca non è quel giocatore che può cambiarti la gara e difatti mi sono chiesto e se l’è chiesto anche il presidente di sicuro a fine partita come mai sia stato gettato nella mischia quando era palese che almeno Petriccione proprio per caratteristiche fisiche poteva tornare più comodo del compagno. Non scordiamoci poi che sempre Petroni è uno di quelli assieme a Tiberini e ad un altro paio di giocatori che se ne andrà dalla prossima settimana. Che motivazioni avrà sapendo che è in lista di sbarco ? Domande a mio avviso che hanno un senso, come un senso sicuramente lo hanno le dichiarazioni a fine partita di Lorenzo Grazi che incalzato dai colleghi su cosa non gli fosse piaciuto in particolare sulla partita di Sabato non ci ha pensato più di tanto asserendo: ” i cambi !”. Basta ciò per far capire che a fine gara l’aria era davvero pesa, con questo lungi da me nel dire che Calderini rischia il posto in caso di malaugurato passo falso con la Lanciotto Campi ma i messaggi sono arrivati e proprio dalla partita di Domenica occorrerà fare più attenzione perchè se è vero che siamo rimasti a 4 punti dalla vetta lo è altrettanto il fatto che a 4 punti dalla vetta ci sono ben 9 squadre ! Un campionato così equilibrato non si giocava da un pezzo, ragion per cui specie nella finestra di mercato che si aprirà tra una settimana bisognerà valutare bene ogni aspetto dato che dal 17 Dicembre in poi non ci saranno più prove d’appello in questo senso. Il presidente come il direttore generale hanno asserito di sapere bene dove andare a “colpire”, dall’alto della mia mini esperienza calcistica mi sento però di suggerirgli una cosa: lasciate da parte i rapporti d’amicizia e puntate esclusivamente al bene della squadra perchè i “rapporti d’amicizia” a fine campionato non portano i punti ma spesso gettano nella spazzatura tutti i soldi che grande passione e sacrificio avete messo sul piatto da tre anni a questa parte.
Foto: Mauro Grifoni