Scritto da Leonardo De Nicola 

Gabriele Alessandrini, quel derby con l’Arezzo di 45 anni fa e la freccia di….. cupido !

Il brasiliano – abruzzese Gabriele Alessandrini, classe 1953 era arrivato da noi nell’estate del 76 accompagnato da squilli di tromba e petali di rose.
Centrocampista dal fisico leggero e dal tocco vellutato, aveva fatto bene a Piacenza e ai biancorossi emiliani il presidente Giorgi aveva staccato l’assegno su richiesta del tecnico Petagna di rientro da Ferrara. Bloccato da un infortunio in Coppa, Alessandrini non aveva quasi più rivisto il campo nelle prime 7 giornate di campionato tranne che nella trasferta di Reggio Emilia persa di misura al vecchio “Mirabello” (goal lampo di Serato)
All’ottava era in programma (come ai giorni nostri) il derby con l’Arezzo dopo un assenza di oltre 20 anni ! Scoccava così nuovamente l’ora del “moro” di San Paolo, giocatore con un ruolo poco definito ( oggi si direbbe trequartista, sottopunta o che altro ancora).
Il 31 ottobre del 1976 gli azzurri affrontarono gli amaranto di Ballacci con 5 punti nelle prime 7 giornate, frutto di una vittoria sul Livorno e tre pareggi. Petagna schierava: Ciappi, De Luca e Campani, Ravenni, Landini, Paolinelli, Calisti, Bencini, Alessandrini, Menciassi e Vastini. L’Arezzo con Giacinti, Cencetti, Giulianini, Marini, Battiston e Bigoni, Sanna, Magli, Butelli, Bertini e Sonato, onestamente non una delle formazioni più indimenticabili degli amaranto.
Arbitro il padovano Artico difronte a 3000 spettatori che gremivano il comunale in una giornata di sole e con l’inaugurazione delle tribune laterali accanto alla “coperta”.
E fu quella una partita dove Alessandrini fece vedere di che pasta era fatto, un lampo nel buio di un’annata sfortunata per lui e per la squadra condannata alla retrocessione.
Allo scoccare del primo tempo una sua prodigiosa incornata permise agli azzurri di passare in vantaggio fino al pari di Marzio Magli a pochi minuti dallo scadere del tempo. Un derby che la Sangio aveva meritato di vincere !
Alla fine della stagione Alessandrini metterà insieme soltanto 15 presenze con 2 reti e con questo chiuse la breve avventura in azzurro.
Ma il comunale con il suo campo da gioco e la pista di atletica fu galeotto. Gli occhi di Gabriele si posarono su quelli di una bella e brava atleta che si allenava ogni giorno non lontano dai calciatori, Graziella Bennati, fu così che Cupido scoccò la sua freccia e la storia Sangiovannese di Alessandrini ebbe un finale certamente dolce. Vedo ogni tanto Graziella sui social: abita da tempo in Abruzzo ma non dimentica la nostra città.

Più sopra nel ritiro precampionato di Roccatederighi in Maremma, ecco la prima foto in maglia azzurra di Gabriele Alessandrini, talentuoso giocatore del Marzocco.