Ci ha dormito sopra, male, nonostante ciò Agostino Iacobelli è ancora abbastanza irritato per il risultato scaturito domenica nel recupero di campionato in quel di Siena. Una sconfitta decisamente immeritata, un secondo tempo dove gli azzurri hanno senz’altro fatto meglio dei bianconeri ma che non hanno avuto la precisione, quel pizzico di cinismo necessario per cercare di portare a casa almeno un pareggio. Ecco cosa ha rilasciato in esclusiva la nostra te stata: “È impossibile perdere partite del genere, mi girano gli attributi come non mai (il termine era un altro ma ci siamo capiti n.d.r) perché più di questo la squadra non può fare contro una formazione che spende quasi 10 volte più di noi, annovera giocatori espertissimi ed una rosa che in tutti i reparti vanta ricambi giovani e meno giovani. Sono arrabbiato proprio per questo, aver combattuto alla pari e non essere stati in grado di non portare a casa niente è davvero un’ingiustizia soprattutto nel secondo tempo dove, e l’ho rivisto nelle immagini, il Siena non ha mai tirato una sola volta in porta. Dobbiamo essere più cattivi, più spietati come già abbiamo fatto in altre occasioni dato che fa sempre male concludere con un risultato simile a fronte di una prestazione davvero incoraggiante. Sotto questo punto di vista non posso dire assolutamente niente ai miei, sono stati encomiabili ma sotto porta dovevamo essere più cattivi proprio come lo è stato il Siena nella seconda palla che gli è capitata dopo cinque minuti. Capisco il loro valore, l’esperienza di alcuni giocatori vedi Guidone ma noi da queste gare non possiamo uscire sconfitti”. Sì guarda al futuro, domenica c’è la sosta che servirà per ricaricare le batterie in vista delle sette restanti gare che mancano alla conclusione della stagione regolare: “Cosa dobbiamo prefissarci? Fare innanzitutto quei 4-5 punti che mancano per essere al riparo e poi gettare le basi in vista della prossima stagione. Abbiamo tutte le potenzialità per regalare e regalarci qualcosa di importante, la squadra sta bene e lo si è visto anche a Siena ma come obiettivo primario, lo ripeto, dobbiamo arrivare almeno a quota 44 e poi faremo tutti i pensieri del caso”.