Dopo Ciccio Baiano è stato il giocatore più importante in fatto d’esperienza che ha vestito la maglia azzurra. Fabio Macellari classe 1974 arrivò a San Giovanni a metà Gennaio del 2006, nell’ambito dello scambio che portò Osvaldo Mannucci in maglia rosso nera alla corte di Gigi Simoni. Proprio Mannucci nella gara infrasettimanale giocata al “Porta Elisa” impressionò e non poco l’allenatore della Lucchese, che subito lo mise nella lista dei giocatori da prendere nel mercato di riparazione per andare una rafforzare una rosa che voleva puntare al salto in cadetteria. Macellari entrò benissimo nelle geometrie difensive di Piero Braglia, si vedeva insomma che i 5 consecutivi campionati di massima serie non erano stati giocati a caso ma poi come nelle belle favole poco dopo si rompe qualcosa per la precisione alla vigilia della partenza per Gela dove non viene convocato per non precisati motivi. O meglio era il classico segreto di pulcinella mettiamola così. Da qui in pratica vive da separato in casa fino alla rottura totale con la società e l’ambiente poco prima l’inizio dei Play Off che ci vedeva impegnati in gare d’andata e ritorno col Frosinone. Lasciata la casacca azzurra si prende l’anno “sabbatico” e ricomincia a giocare nel 2007 in Eccellenza coi sardi del Villasimius, dopo nel Vado Ligure per finire dal 2010 coi piacentini della Bobbiese in Promozione cui diventa addirittura allenatore nel Marzo del 2013 dopo l’esonero del tecnico alternando pensate un pò il tutto alla professione di falegname. E’ finita qui ? Ma neanche per idea dato che nel Gennaio di quest’anno accetta di ritornare ad indossare gli scarpini addirittura nella Terza Categoria laziale, per la precisione nella compagine reatina dell’Amatrice calcio allenata da un suo grande amico. E chissà per quanto tempo ancora vorrà girare l’Italia…..
Foto tratta da Sky