Dalla giornata di giovedì la Sangiovannese, come già riportato ieri in queste righe, è in quarantena per la positività di un calciatore azzurro. Se tutto andrà nel migliore dei modi il gruppo tornerà ad allenarsi nella seconda parte della prossima settimana ma, intanto, si dovrà rimanere a riposo forzato per aspettare l’esito dei tamponi. Nel frattempo, abbiamo avvicinato Giuseppe Morandini circa le scelte federali attuate due giorni fa. Come afferma in esclusiva alla nostra testata il direttore generale è una scelta gradita e che, la società stessa, voleva dalla passata settimana: “Quanto deciso alcune ore fa dagli organi federali mi trova e, soprattutto, ci trova soddisfatti perché era quello che volevamo. Già nel corso del referendum avevamo votato per l’interruzione della stagione proprio in ragione dei tanti casi di positività riscontrati, evidentemente a scoppio ritardato chi governa il nostro calcio ha capito che così non si può andare avanti ed hanno quindi, per me, attuato la decisione più ovvia. Peraltro, proprio per la positività di un nostro tesserato, domenica non avremmo comunque potuto giocare a Città di Castello per cui è giusto staccare e dare spazio ai tanti recuperi di queste prime giornate. Non so poi, onestamente, come andrà a finire; spero che questo arco di tempo possa servire per avere un quadro più chiaro anche sul protocollo da poter mettere in atto. Così andando la vedo infatti dura andare avanti”. L’altro argomento di stretta attualità è l’infortunio, purtroppo grave, occorso a Papi che ne avrà probabilmente per tutta la stagione. Chiediamo al dirigente azzurro se la società, proprio in relazione di questa pesante lacuna, ha intenzione di tornare sul mercato: “Nell’immediato assolutamente no anche perché il mercato riapre ad inizio dicembre quando, teoricamente, dovremmo tornare in campo per continuare la stagione. Ci sono, come sempre, delle cose da discutere sia con il mister che con la società stessa. Occorrerà, infatti, vedere le nostre finanze, visto che il giocatore andrà comunque regolarmente pagato, e soprattutto cosa può offrire il mercato. Ogni modo è ancora prematuro parlarne, vediamo quello che accadrà da qui ad un mese e dopo ci ragioneremo su”.