Ed eccoci nuovamente qua, nell’ennesimo Lunedì del mio consueto editoriale, nell’ennesimo Lunedì in cui mi tocca raccontare di un’altra Domenica nera dei nostri colori. Stavolta a passare sopra al nostro cadavere è stato il Figline, discreta squadra per la verità ma comunque alla netta portata di Romanelli e compagni che a dirla tutta se avessero trovato il gol del pari non avrebbero poi rubato niente per quello che il campo ha fatto vedere. Ma tanto si sa il condizionale nel calcio come nella vita di tutti i giorni conta fino a un certo punto perché la realtà è ben altra e più che passa il tempo più mi ritrovo a dover commentare una situazione che dal mio punto di vista è sempre più paradossale. Ora, tutti noi sapevamo e sappiamo ancor oggi di più che Calderini non ha una Ferrari per l’Eccellenza ma ritrovarsi dopo quattro giornate con un misero punto era da veri gufi pensarlo un mese fa. Purtroppo però è così, siamo nel bel mezzo di un vortice che non sappiamo dove per l’esattezza ci porterà. Perché se da un lato non ci va nemmeno tanto bene vista la partita di ieri, dall’altro i fatti dicono che incassiamo alla prima occasione il gol degli avversari e cosa ancor più preoccupante che la squadra in svariati dei suoi elementi non corre ma cammina. L’emblema di tutti è Pippo De Gori, lontano ad essere quel giocatore decisivo dello scorso anno ( 20 reti tra Coppa e campionato mica pizza e fichi…..) ed oggi vero punto interrogativo di un gruppo che preoccupa sempre più noi tifosi. A seguire c’è Nardoni, che il mister continua a schierare nonostante sia chiara la constatazione che non ce la fa come dovrebbe causa quel ginocchio ballerino che si porta dietro da San Gimignano. Tutte situazioni chiare come la luce del sole che pongono seri dubbi e altrettante domande, in primis ovviamente quella riguardante lo stesso Calderini: ma se non è lui come asserito dal presidente a fine gara il “colpevole” di tutto ciò di chi è la responsabilità di questo bello spettacolo che sta andando in onda da quasi un mese ? Ditecelo, perché né io né chi ha a cuore le sorti del calcio azzurro sa che pesci prendere. C’entrerà la condizione fisica ? Il fatto dell’amalgama tra i nuovi o qualche altra oscura cosa ? Magari posso essere anche dell’opinione di Lorenzo Grazi nel non mandare per il momento via il tecnico ma una soluzione trovatecela perché così non si può andare avanti. Più passano le settimane più il cammino è in salita. Credo anch’io che il gruppo costruito non sia da queste posizioni di classifica, altrettanto però penso che non sarebbe né il primo né l’ultimo caso di squadra partita per far bene e che si ritrova poi a dover lottare per rimanere in categoria. Attendendo buone nuove pensiamo ora come tutte le precedenti settimane al riscatto. Prima o poi  ce la daranno una soddisfazione questi ragazzi……

Foto: Mauro Grifoni