La vendetta – quella che si usa servire fredda tanto per intenderci – non c’è stata. Ieri al “Buitoni” s’è giocata la semifinale del “Torneo di Sansepolcro” e i ragazzi di Massimo Zavaglia si sono dovuti arrendere proprio al cospetto dei bianco neri di Maurizio Falcinelli che hanno avuto la meglio sui nostri per 5-2. Attenzione, non tragga in inganno il risultato finale. Gli azzurri dopo tre minuti sono passati in vantaggio col solito Sichei, hanno avuto altre due occasioni limpide nei successi 10 minuti di gioco ma già al 25esimo hanno subìto il punto dell’1-1 che ha dato il là prima della fine del primo tempo al 2-1 e al terzo gol nato su schema d’angolo. 4-1 su errore individuale di Carnicci ad inizio ripresa, 5-1 su di un’altra disattenzione difensiva poi il gol di Ioio a chiudere definitivamente la disputa. Ecco il commento di Massimo Zavaglia: ” Una gara emozionante, giocata a viso aperto al cospetto di un Sansepolcro che in campo aveva tutti e sei i ragazzi convocati nella Juniores Cup con un paio di questi vedi Massai e Innocenti che hanno giocato più volte anche in Serie D con la prima squadra. Di mio avevo Rossi convocato in rappresentativa ma non l’ho fatto giocare. Come si giustifica un 5-2 ? Dico soltanto che dopo l’1-o abbiamo avuto due occasioni per segnare almeno il raddoppio, il Sansepolcro ha reagito coi due gol che hanno ribaltato il risultato poi gli abbiamo regalato il 3-1 su calcio d’angolo dove io avevo più volte avvertito i miei perchè conoscevo il loro schema e successivamente il 4-1 e il 5-1. La differenza è questa, noi non abbiamo sfruttato gli errori suoi mentre il Sansepolcro si. Si racconta così la partita”. Per la Juniores s’è quindi conclusa l’annata e come per la prima squadra aleggiano grossi punti interrogativi. Nonostante l’addio repentino del duo Donati – Iaiunese – chiamato in vista della prossima stagione – fa pensare che sia comunque arrivata al capolinea l’esperienza di Massimo Zavaglia. Il discorso potrebbe essere nuovamente affrontato qualora sia la Marzocco ad ereditare il tutto. Ma i tempi non saranno comunque brevi.
Foto: Mauro Grifoni