Un mese fa, tra poche ore per la precisione, avremmo festeggiato la promozione in Serie D. Quella categoria che inseguivamo da due anni, momento nel quale a causa di una scellerata gestione societaria condotta dai fratelli fummo radiati dalla Lega Pro e iscritti con notevole esborso di 100 mila Euro al campionato dei teatrini, pardon di Eccellenza. Qualcuno mi dirà: ma ancora ti brucia a distanza di tre anni ? Si, perchè se sapevo bene che prima o poi sarebbe finita credevo onestamente di cadere molto meno male di come in effetti è stato. Fu lasciato tutto al caso nel menefreghismo totale di chi invece – anche per ripercussioni proprie – aveva il dovere di interessarsene maggiormente. Per farvi un esempio, a distanza di tre anni ancora non ho sentito o visto nessuno dei quei protagonisti ammettere le proprie colpe e scusarsi a parte coi tifosi che c’entrano ma fino ad un certo punto anche e sopratutto coi tesserati che con quell’ingaggio pattuito e quasi mai messo nelle loro tasche campavano se stessi e le loro famiglie. Sai com’è, chiamasi professionisti. Comunque, ad oggi siamo qui a ricordare un evento che ancora ci procura tanta soddisfazione o se proprio vogliamo dirla tutta della sana goduria. Già, perchè ancora sono in tanti coloro compreso il sottoscritto che se si guardano alle spalle difficilmente realizzano quello che è stato messo in pratica sul campo e con pieno merito è bene sottolinearlo. Avevamo di fronte un cammino totalmente in salita, con cinque e rimarco 5 gare da giocare tra match con la Castelnuovese e spareggi interregionali che dovevano vedere in un modo o nell’altro primeggiare la nostra formazione pena il dover rigiocare nuovamente in un campionato nel quale tutti cercano con ogni mezzo lecito possibile di metterti i bastoni tra le ruote del carro. Fortuna che col passare delle settimane il nostro grande sogno s’è trasformato in realtà; prima la Castelnuovese, poi l’Avezzano ed infine il Lentigione. Per chi non lo sapesse o chi non vive questa realtà sappiate che il popolo sangiovannese fa dell’ottimismo la sua principale prerogativa e così dal pensare con la Castelnuovese che ” la tradizione è sempre a nostro favore a questo giro s’inciampa” passando per l’Avezzano ” questi hanno un attacco più forte dì nostro…..addio” e finendo per il Lentigione ” i’ presidente suo fattura milioni con le caldaie ogni anno e un ci si mette le mani…. tocca a loro di sihuro…” ecco che siamo stati a noi e solo noi a festeggiare questa promozione grazie ad una società certamente più presente dell’anno precedente, ad un mister che chissà come mai dal suo arrivo ha perso una volta sola e in campo neutro e sopratutto ad uno spogliatoio unito più che mai e dove tutti remavano verso un’unica direzione. Prova ne è Alessio Berti, che poco o niente aveva giocato prima dei Play Off e che nel momento decisivo ci ha trascinati assieme ai compagni in Serie D. La nostra forza è stata proprio questa, molta meno qualità dell’anno precedente ma più sostanza e tanta voglia di raggiungere l’obiettivo. Certo, a ciò aggiungiamoci anche la fortuna che senza ombra di dubbio ci ha assistito sia con la Castelnuovese che ad Avezzano. Ma per vincere serve anche questa componente che – però – va anche cercata non scordiamocelo. Insomma cari miei, personalmente sono ancora inebriato se ripenso alla gara di Borgo. E come me credo buona parte dei tifosi. Godiamo ancora……. D…….. brutto !!!!